2. CENNI STORICI
La Biblioteca Marucelliana è sita nella zona NORD del centro storico di Firenze, affacciandosi direttamente su via Larga (oggi via Cavour). La Biblioteca Marucelliana di Firenze, che costituisce un raro ed invidiabile strumento di cultura generale, ricco in manoscritti e in opere a stampa dei primi secoli, oltre a ricche collezioni di stampe, disegni e melodrammi, apre le sue porte ai lettori il 18 settembre del 1752, imponendosi fin da subito come luogo simbolo della cultura per la città. La sua attività continua ancora oggi offrendo agli utenti la possibilità di consultare il proprio patrimonio librario. La sua realizzazione vede come mecenate Francesco Marucelli a cui si succedettero nel corso del tempo i nipoti Alessandro e Francesco di Ruberto. L’idea del fondatore era quella di creare una biblioteca pubblica aperta a tutti senza distinzioni di ceto, che consentisse lo studio anche a chi non possedeva una libreria propria. Il palazzo della Biblioteca Marucelliana sorge nel cuore di Firenze, costruito su terreni propri della famiglia Marucelli posti tra via Larga (oggi via Cavour) e via San Gallo.
Originariamente il palazzo della Biblioteca comprendeva a piano terra l’atrio, uno stanzino per i servizi degli studenti, alcuni locali affittati fin da subito per la rendita del patrimonio Marucelli e un piccolo giardino chiuso tra i palazzi circostanti; al primo piano il Salone di lettura ed alcuni locali adibiti alle attività della biblioteca; il secondo piano era destinato agli alloggi del bibliotecario. Nel corso del tempo la Biblioteca ha visto un’espansione e un’evoluzione dei propri ambienti con l’acquisizione di parte dei locali dei palazzi circostanti quali Palazzo Fenzi, Palazzo Pegna e Palazzo Della Stufa. Ad oggi il piano terra è adibito alla conservazione e manutenzione del patrimonio librario; il primo piano è quasi interamente dedicato ai lettori comprendendo il Salone di lettura, la Sala di Consultazione, la Sala Mostre e altri locali usati come portineria, consultazione cataloghi e uffici; il secondo e il terzo piano sono dedicati agli uffici. L’unico elemento rimasto strutturalmente invariato nel corso del tempo è il Salone di Lettura.
L’illuminazione artificiale fu indispensabile fin subito, difatti la lettura all’interno del salone si svolse con l’aiuto di lumi ad olio fino al 1879, anno in cui la Biblioteca venne dotata di un impianto di lampade a gas ad accensione centralizzata. La luce elettrica venne introdotta nel 1899. Ad oggi l’illuminazione artificiale della Sala di Lettura si pone su due livelli: l’illuminazione generale dovuta alla luce diffusa dalla volta, e illuminazione diretta sui tavoli nelle postazioni di lettura. Attraversando il Salone si accede poi ad una piccola sala di lettura a sinistra della quale vi è la Sala Mostre aperta al pubblico solo in occasione di eventi particolari; proseguendo il percorso a destra, attraversando un’altra piccola sala di lettura, si giunge nella Sala di Consultazione riservata
il solaio per ottenere il doppio volume e ricostruito il soffitto in legno alla veneziana. La Sala si affaccia sul giardino interno tramite sei aperture: al primo piano una finestra e due porte finestre con accesso sul ballatoio e tre finestre inaccessibili nella parte superiore relative ai tre vani della precedente struttura. L’illuminazione artificiale della Sala si pone su due livelli: l’illuminazione generale delle sorgenti poste sulla sommità della libreria perimetrale, e illuminazione diretta sui tavoli nelle postazioni di lettura e sulle librerie a scaffale libero alla lettura dei libri antichi a cui ha accesso un’utenza selezionata.
La Sala è situata nei locali di Palazzo Pegna entrati a far parte del patrimonio immobiliare della Biblioteca nei primi decenni del ‘900. Venne inaugurata nel 1950. I lavori iniziati nel 1947 videro l’unione di sei vani, tre del primo piano e tre del secondo, venne quindi creato il collegamento da palazzo Marucelli a Palazzo Pegna colmando il dislivello tra i solai con l’inserimento di tre scalini, abbattute le tamponature, sfondato
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