L’applicazione dell’analisi dinamica non lineare agli edifici alti

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Un approccio progettuale basato sulle Performance per un edificio alto che garantisca determinati requisiti in termini di duttilità e dissipazione, l’analisi dinamica non lineare come strumento indispensabile.

Gli edifici alti sono opere complesse per le quali occorre studiare diversi aspetti, generalmente trascurabili nella progettazione di edifici comuni, ed è necessario un approccio integrato che permetta alle varie discipline ingegneristiche di coesistere efficacemente sin dall’inizio del progetto. Nell’ambito dell’ingegneria strutturale occorre considerare gli aspetti peculiari di questo tipo di strutture e comprendere come questi influenzino il comportamento globale: l’interazione tra la struttura e il suolo, la presenza di getti massivi, la tipologia e l’ingombro del sistema resistente, l’effetto delle deformazioni elasto-viscose a lungo termine, l’azione del vento, il sistema di involucro esterno, solo per citarne alcuni.

Nel territorio italiano la maggior parte degli edifici alti sono collocati nell’area milanese e torinese dove, come noto, si ha una bassa intensità sismica. Questi edifici hanno periodi propri alti e, fissata una certa probabilità di superamento per ogni stato limite di progetto, si hanno azioni sismiche generalmente non dimensionanti rispetto a quelle del vento. Ciò ha portato i progettisti di tali edifici, finora, a concentrarsi maggiormente sulla dinamica legata al vento, e adottando approcci semplificati per le azioni sismiche. Tuttavia, nella maggior parte delle città italiane, è necessario considerare azioni sismiche di progetto piuttosto alte che possono provocare effetti più dannosi rispetto a quelli generati dall’azione del vento, talvolta anche in costruzioni con periodi propri alti.

Un approccio progettuale avanzato a cui fare riferimento può essere il “Performance Based Seismic Design” (PBSD) suggerito da importanti pubblicazioni specialistiche degli ultimi anni e integrato nei codici internazionali più all’avanguardia. In generale, con tale metodo, la progettazione è basata su livelli di prestazione a cui l’edificio deve tendere in presenza di azioni sismiche di diverse intensità.

Uno strumento utilizzato è l’analisi non lineare al passo questo tipo di analisi, difficilmente praticabile nel passato a causa dei limiti in potenza di calcolo dei calcolatori, è oggi attuabile più agevolmente.

Oggi l’analisi dinamica non lineare si rivela attuabile anche in presenza di un gran numero di gradi di libertà del problema e diviene strumento indispensabile per lo studio di sistemi complessi, come gli edifici alti.

Dunque, scopo di questo articolo è di promuovere l’uso dell’approccio non lineare nella progettazione di edifici alti nel contesto del PBSD prendendo spunto da quanto già effettivamente praticato in altri paesi.

Il vantaggio del Performance Based Seismic Design consiste nella possibilità di attuare scelte progettuali che siano diverse da quelle prescritte dai codici meno aggiornati, con la possibilità per una struttura di raggiungere livelli prestazionali maggiori sulla base di una certa intensità sismica.

Per ulteriori dettagli: https://www.ingenio-web.it/28855-lapplicazione-dellanalisi-dinamica-non-lineare-agli-edifici-alti-pbsd

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