Impianti di aerazione e Covid-19

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impianti di areazione

Gli impianti di aerazione possono rappresentare un canale di trasmissione per la carica virale che va a disperdersi nell’aria.

Sulla questione prevenzione e gestione degli ambienti indoor si è espresso anche l’Istituto Superiore di Sanità che attraverso il rapporto ISS Covid-19 n.5/2020 ha fornito indicazioni e raccomandazioni da seguire per mantenere un buon livello di qualità dell’aria all’interno dei locali. Le buone prassi sono da seguire sia nell’ambito casalingo sia lavorativo, realtà presso le quali è solita la presenza di impianti aeraulici attraverso i quali l’agente patogeno, ovvero l’agente biologico che causa l’insorgenza di Covid-19, può essere diffuso.

Tuttavia i ricercatori del CNR-ISAC mettono in evidenza che i margini di incertezza sono ampi: “Per valutare correttamente la probabilità di contagio attraverso quest’ultimo meccanismo, si deve inoltre distinguere tra ambienti interni (indoor) ed esterni (outdoor)”.

Per assicurare una corretta sanificazione bisognerà intervenire affinché il circolo impianti di aerazione e Covid-19 venga bloccato, ovvero per evitare che gli impianti di trattamento aria rappresentino un meccanismo di trasmissione dell’agente patogeno, pur rappresentando un rischio secondario. La definizione di impianto aeraulico è presente nella norma UNI 10339:1995 che definisce tale il complesso di apparecchiature, dispositivi, accessori e controlli necessari per ottenere la qualità dell’aria negli ambienti secondo condizioni predefinite in base alla: temperatura, umidità, assenza di inquinanti e ricambi d’aria.

Per impianti aeraulici si intendono:

  • impianti di condizionamento e di climatizzazione (controllo qualità aria e termoigrometrico);
  • impianti di termoventilazione (controllo qualità aria e termico escluso quello igrometrico);
  • impianti di ventilazione (controllo qualità aria escluso quello termico ed igrometrico).

Del sistema impiantistico, degni di nota sono gli apparati terminali tra i quali rientrano le griglie di ripresa, le griglie di aspirazione e le bocchette di mandata.

Ad esempio le griglie di ripresa aria dai locali possono essere dotate di bocchette ad alette fisse, con o senza serrande di regolazione, la cui pulizia dovrà essere garantita attraverso l’utilizzo di panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75% asciugando successivamente.

Anche la gestione del ricircolo aria non è da trascurarsi. Ove non è possibile tenere fermi gli impianti, la pulizia periodica dei filtri dell’aria di ricircolo è indispensabile per mantenere bassi i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. La polvere catturata dai filtri rappresenta un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri e funghi, e comunque di agenti biologici.

In questi casi sarebbe necessario aprire regolarmente le finestre e balconi per aumentare il ricambio e la diluizione degli inquinanti accumulati nell’aria circolata dall’impianto.

Per dettagli: https://www.ingegneri.cc/impianti-di-aerazione-e-covid-19.html

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