La strada verso la sicurezza infrastrutturale è impervia e lunga, ma un primo tracciamento è stato delineato.
L’AINOP, l’Archivio Nazionale Informatico delle Opere Pubbliche e le Nuove Linee guida Ponti e Viadotti Stradali, sono i primi strumenti messi a punto dal MIT in risposta alla necessaria sicurezza e all’emergenza infrastrutturale che ha interessato più di un viadotto italiano e che ha raggiunto il culmine con il collasso dell’ex Viadotto Morandi a Genova.
Mentre le Nuove Linee Guida, rappresentano uno strumento esistente a disposizione di gestori e concessionari, approvato dal CSLLPP il 17 aprile scorso, per l’AINOP i tempi si rivelano più lunghi. Il termine ultimo per i concessionari autostradali, ASPI, ANAS, relativo alla presentazione dei dati per l’AINOP, è il 31 maggio 2020, mentre gli enti pubblici, Regioni, Provincie e Comuni, avranno tempo fino a fine anno 2020.
AINOP e Linee Guida Ponti, rappresentano una base di partenza fondamentale circa l’attuazione delle misure di sicurezza per la salvaguardia del patrimonio infrastrutture.
L’elenco di ponti, viadotti e gallerie andrà ad arricchire l’AINOP, che consentirà di tenere traccia delle Opere Pubbliche sparse lungo il territorio italiano. L’archivio è uno strumento dinamico che consentirà a concessionari e amministratori di caricare direttamente i dati tecnici delle opere, gli interventi di ispezione e manutenzione programmati.
ASPI ha fatto sapere di avere già inviato all’AINOP i dati relativi alle circa 4500 opere di sua competenza: di queste, 1943 sono ponti e viadotti.
Alla base delle nuove Linee Guida ci sono le NTC 2008 e aggiornamento del 2018, capitoli 5 e 8. L’obiettivo del nuovo documento è quello di fornire al gestore una procedura codificata univoca e omogenea, per valutare sicurezza e stato dell’opera, classe di rischio, tempistiche attività e fruibilità.
Le linee guida ponti stradali, non sono inquadrate in una procedura legislativa, pertanto, non saranno pubblicate in Gazzetta e sono su base volontaria. Il secondo step, che segue la pubblicazione del nuovo documento, vede una fase di sperimentazione circa l’applicazione, perché il tema, operativamente e scientificamente, è innovativo, complesso e non trattato dagli Eurocodici. A questa fase sperimentale (12-18 mesi), prenderanno parte le università attraverso un coordinamento in capo al Consiglio Superiore e verranno coinvolti anche i gestori, che saranno chiamati ad applicarle.
Le linee guida si dividono in tre parti:
- Classificazione ponti secondo il livello di rischio in una scala di 5 gradi;
- Strategie per la valutazione della sicurezza, la conoscenza del ponte, modalità operativa di verifica;
- Sistemi di sorveglianza e monitoraggio a base di sensori.
Il modello di sistema di sorveglianza proposto nelle Linee Guida comprende sia le attività di ispezione periodica, da condurre sia secondo metodologie tradizionali, sia attraverso le più moderne tecnologie di monitoraggio strumentale di cui è raccomandato l’impiego per le opere di Classe di Attenzione Medio-Alta e per alcune classi di opere ritenute a maggior rischio o di particolare interesse.
Per maggiori dettagli: https://www.ingegneri.cc/ainop-e-linee-guida-ponti.html