Dai rifiuti è possibile ricavare CO2 per uso industriale e alimentare, e metano per produrre energia, presentato nuovo progetto italiano
Il metodo è già testato a livello industriale nell’omonimo comune in Provincia di Bergamo, dove i rifiuti solidi urbani vengo convertiti in biogas. È stato spiegato: “Il biogas, normalmente usato come combustibile per riscaldamento o per produrre energia elettrica, contiene principalmente metano e circa il 35% di CO2. La novità dell’impianto, il primo in Europa anche per le sue dimensioni, è che la CO2 contenuta in questo biogas, viene interamente recuperata dai rifiuti e può essere utilizzata anche nell’industria alimentare, ad esempio, per la produzione di acqua frizzante e di bevande gassate o per il surgelamento o l’imballaggio di alimenti in atmosfera controllata, riducendo così l’uso di conservanti. L’applicazione di questa tecnologia potrebbe fornire un notevole contributo nella lotta contro i cambiamenti climatici e per un’economia più sostenibile.”
La collaborazione parte da un finanziamento della Commissione Europea ottenuto nel 2009. All’inizio si pensava solamente a come rimuovere anidride carbonica dall’atmosfera, per rendere il biogas un combustibile più pulito e utile alla causa ambientale. Nel corso del tempo però la ricerca si è evoluta in un progetto pilota che è poi diventato un impianto. La principale autrice dello studio, ha dichiarato: “Nell’impianto, dove è stata eseguita la sperimentazione, vengono prodotti circa 3 mila metri cubi di metano all’ora, sufficienti per il fabbisogno di oltre 20 mila famiglie. Simultaneamente le 7 mila tonnellate di CO2 prodotte ogni anno vengono ora recuperate assumendo un importante valore commerciale. Un vantaggio di questa tecnologia è che può essere applicata a tutti i rifiuti organici, non solo domestici, ma anche provenienti da agricoltura, allevamenti e industria alimentare, per produrre ancora più energia rinnovabile e ridurre ulteriormente l’emissione di gas serra.”