Semiconduttori ibridi: HOIP

0
1091
Semiconduttori ibridi Hoip

Un team di ricercatori del Georgia Institute of Technology illustra risultati e potenzialità di una classe emergente di semiconduttori chiamati perovskiti a base di alogenuri organici-inorganici (HOIP) per migliorare l’efficienza di fotovoltaico e illuminazione


Luci a LED, monitor e pannelli solari nati grazie alle innovazioni scientifiche e tecnologiche sviluppate nel campo dei semiconduttori, in grado di convertire efficientemente l’energia in illuminazione, e viceversa. Ora ci troviamo di fronte a una seconda importante fase, che potrebbe portare a un ulteriore rivoluzione nel settore. Da qualche anno si sta infatti investendo in materiali semiconduttori cosiddetti di “seconda generazione”, il cui potenziale è destinato a trasformare nuovamente la tecnologia legata al fotovoltaico e ai dispositivi di illuminazione.

In un recente studio, un team di ricercatori del Georgia Institute of Technology ha illustrato i risultati raggiunti e le potenzialità di una classe emergente di semiconduttori chiamati perovskiti a base di alogenuri organici-inorganici (HOIP, Halide Organic Inorganic Perovskite), che combinano un reticolo cristallino – comune nei semiconduttori – con uno strato di materiale flessibile.

Le HOIP, descritte come un “sandwich formato da due strati di reticolo cristallino inorganico con del materiale organico in mezzo” potrebbero invece essere applicate come una comune vernice, con cui rivestire led, pannelli e finestre.

PROCESSI PER L’EMISSIONE DI LUCE: I semiconduttori nei dispositivi optoelettronici convertono l’energia elettrica in luce e la luce in energia. I ricercatori si sono concentrati sui processi coinvolti nella generazione di luce. “Il trucco per fare in modo che un materiale emetta luce è quello di applicare energia agli elettroni nel materiale in modo che effettuino un salto quantico verso l’alto dalle loro orbite e che poi emettano quell’energia come luce quando saltano nuovamente in basso, verso le orbite che avevano lasciato libere.”

“I classici semiconduttori sono in grado di intrappolare gli elettroni in aree del materiale che limitano rigidamente l’ampiezza di movimento degli elettroni, e poi applicano energia a quelle aree in modo che gli elettroni effettuino dei salti quantici all’unisono per emettere della luce utile quando saltano nuovamente verso il basso all’unisono.” Nel caso dei nuovi semiconduttori ibridi le proprietà eccitoniche risultano molto stabili a temperatura ambiente, a differenza dei semiconduttori tradizionali in cui queste proprietà sono stabili solo a temperature estremamente basse.

SCENARI FUTURI: L’innovazione potrebbe aprire la strada a diverse applicazioni. Sul fronte dell’illuminazione si potrebbe ridurre di molto il consumo energetico dei dispositivi, mentre su quello fotovoltaico, i produttori di pannelli potrebbero ottenere una maggiore efficienza con dei tagli significativi dei costi di produzione.

 

Fonte https://www.casaeclima.com/ar_37799_Semiconduttori-ibridi-per-migliorare-lefficienza-di-fotovoltaico-e-illuminazione.html

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here