Come previsto dal Decreto 560/17, dal 1 gennaio 2019 il Building Information Modeling (BIM), è obbligatorio per tutti gli appalti superiori ai 100 milioni di euro. Nel 2020 scatterà l’obbligo per i lavori complessi oltre i 50 milioni di euro, mentre quello per tutti i nuovi progetti entrerà in vigore dal 2025.
In pratica per gli appalti da 100 milioni e oltre, tutto il processo progettuale, produttivo, impiantistico, infrastrutturale e burocratico, dovrà obbligatoriamente essere aperto ed esportabile, con la possibilità di aggiornare in ogni momento i dati.
Ricordiamo che il DM 560/17 definisce le modalità e i tempi di progressiva introduzione, da parte delle stazioni appaltanti, delle amministrazioni concedenti e degli operatori economici, dell’obbligatorietà dei metodi e degli strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione delle opere e relative verifiche.
Le aziende appaltanti dovranno dotarsi di specifici programmi elettronici di modellazione per l’edilizia, per le infrastrutture e software di gestione per il controllo, visualizzabili in qualsiasi momento.
Il decreto precisa che le stazioni appaltanti per poter utilizzare la progettazione BIM, dovranno adottare un piano di formazione del personale, un piano di acquisizione o di manutenzione degli strumenti hardware e software e un atto organizzativo che definisca il processo di controllo e gestione e i responsabili della gestione dei dati.
Cos’è il Building Information Modeling – BIM: Il BIM è un modello per ottimizzare, tramite la sua integrazione con metodi e strumenti elettronici specifici, la progettazione, realizzazione e gestione di costruzioni in ambito di edilizia e infrastrutture. Tramite esso tutti i dati rilevanti di una costruzione e presenti in ogni fase del processo devono risultare disponibili in formati digitali aperti e non proprietari.
L’obbligatorietà di specifici metodi e strumenti elettronici di progettazione è stata introdotta dal nuovo Codice Appalti ed è finalizzata a razionalizzare le attività di progettazione e delle connesse verifiche, andando a migliorare e snellire processi che fino ad oggi hanno influito su tempi e modi di partecipazione agli appalti.
Fonti: https://www.infobuild.it/2019/01/decreto-bim-digitalizzazione-appalti-pubblici/