Verificare il potenziale rischio di condensa interstiziale all’interno delle stratigrafie in maniera dinamica con il nuovo tool sarà molto più veloce.
ProCasaClima Hygrothermal nasce nel corso del progetto di ricerca europeo BuildDOP, che ha visto la collaborazione dell’Agenzia CasaClima e dell’Istituto di energie rinnovabili di Eurac Research per sviluppare una nuova generazione di strumenti di calcolo gratuiti.
È chiaro ormai da tempo che la partita dell’efficienza energetica in edilizia, sia in Italia che nel resto d’Europa, si gioca principalmente sul risanamento dell’immenso patrimonio edilizio esistente.
La misura che più velocemente consente di abbassare il fabbisogno di energia determinando potenzialmente un salto di classe è senz’altro l’intervento di isolamento dei muri perimetrali. Sebbene la soluzione di isolamento termico con cappotto esterno sia una pratica consolidata e una soluzione tecnologica diffusa, essa non risulta peró sempre applicabile: è il caso degli edifici storici e vincolati, in situazioni dove non si desidera alterare le caratteristiche estetiche della facciata o quando l’intervento coinvolge singole unità abitative di un condominio.
In un contesto di questo tipo, dove non si può o non si vuole intervenire esternamente, una soluzione può essere quella di lavorare dall’interno, isolando con materiali particolarmente igroscopici come per esempio la fibra di legno o il calcio silicato. Se da un lato questa soluzione è molto efficace nel ridurre le dispersioni termiche dell’involucro, essa contribuisce anche a modificare il comportamento igrotermico della parete esistente.
Per pianificare questo tipo di interventi utili a scongiurare danni da umidità servono delle competenze specifiche, anche avvalendosi di tool di calcolo performanti ma allo stesso tempo di semplice e veloce impiego, come ProCasaClima Hygrothermal.
Il mercato propone diverse soluzioni innovative per contrastare la problematica della condensa interstiziale nei componenti edilizi, a partire dalla tipologia di materiale da impiegare, che può essere più o meno igroscopico, per poi passare all’utilizzo di membrane impermeabili al vapore o igrovariabili. Con l’aumentare della complessità del pacchetto costruttivo, aumenta anche l’interazione dei fenomeni fisici rilevanti e spesso una valutazione igrotermica con metodo stazionario Glaser ai sensi della UNI EN ISO 13788 può non essere sufficiente. Essa infatti introduce delle semplificazioni che comportano diverse fonti di errore:
- La conducibilità termica e altre caratteristiche dei materiali dipendono dal loro contenuto di umidità;
- in molti materiali può verificarsi un assorbimento capillare e trasporto di acqua liquida che possono cambiare la distribuzione dell’umidità;
- le condizioni al contorno non sono costanti durante il mese;
- la maggior parte dei materiali è igroscopica e può assorbire vapore d’acqua;
- si trascurano gli effetti della radiazione solare e della emissività delle superfici.
Il metodo di calcolo dinamico (UNI EN 15026) implementato in ProCasaClima Hygrothermal riesce a tener conto anche di questi aspetti fisici in grado di caratterizzare in maniera più completa quanto accade all’interno dei componenti costruttivi.