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Buoni motivi per realizzare un tetto verde

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Le varie tipologie di tetti verdi possono essere di tre tipologie distinte in base ad alcune caratteristiche: funzione, tecnologia e peso.

Le coperture orizzontali verdi realizzate sugli edifici, comunemente denominate tetti verdi, giardini pensili, terrazze-giardino, si distinguono sulla base di tre tipologie: estensivo, intensivo leggero e intensivo. Tale distinzione si basa sulle funzioni, le caratteristiche tecniche e il peso della stratigrafia che costituisce il tetto verde.

In particolare, gli elementi per la realizzazione sugli edifici di spazi inverditi con specie vegetali comprendono: elementi impermeabilizzanti ed elementi drenanti, una membrana filtrante anti-radice, il substrato di coltivazione e la vegetazione. La normativa italiana UNI 11235/2015 riporta le “Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione, il controllo e la manutenzione di coperture a verde”.

Presso il Centro ENEA Casaccia è stata avviata un’attività di ricerca e sviluppo nell’ambito del programma RDS (Ricerca di Sistema Elettrico) del MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico). La piattaforma dimostrativa è stata realizzata sul tetto di un edificio denominato “Scuola delle Energie”, dove il Dipartimento Unità Efficienza Energetica tiene corsi di formazione e/o aggiornamento per operatori dell’energia, per la Pubblica Amministrazione, per studenti della scuola superiore e per studenti e/o ricercatori dell’università.

Col tetto verde ridotta la trasmittanza termica di oltre il 47%
La Tabella 1 e la Figura 3, che riportano rispettivamente i dati della struttura stratigrafica e i primi dati raccolti sul tetto verde, evidenziano come il tetto verde riduca la trasmittanza termica di oltre il 47% e contemporaneamente eserciti un controllo sull’innalzamento della temperatura superficiale dell’ambiente sottostante il tetto verde.

Il vantaggio in termini di isolamento termico del tetto verde rispetto ad una soluzione priva di vegetazione è dovuto principalmente alle caratteristiche della stratigrafia che sostiene il “sistema substrato vegetativo”.

La presenza di vegetazione, tuttavia, date le sue caratteristiche di “materiale freddo”, aumenta i vantaggi del tetto verde in quanto i valori della temperatura delle piante risultano non dissimili da quelli dell’aria esterna, al contrario dei “materiali caldi “(cemento, asfalto, ecc.) che, nei mesi estivi, possono raggiungere temperature di 60-70 °C. Infatti, i fenomeni fisiologici della fotosintesi e della evapotraspirazione (che raggiunge i 3-4 millimetri al metro quadrato per un verde estensivo) sottraggono parte dell’energia solare incidente e inoltre emettono meno radiazione infrarossa e, in questo modo, consentono di non riscaldare eccessivamente l’aria esterna e, quindi, evitano il raggiungimento di livelli eccessivi di surriscaldamento delle superfici adiacenti.

Fonte e dettagli : https://www.ingenio-web.it/24235-alcuni-buoni-motivi-per-realizzare-un-tetto-verde

 

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